Tutti sanno che Napoli è anche tradizione culinaria e tra le mille leccornie che si gustano tutto l’anno come il babà, la sfogliatella o la pizza, ci sono quelle legate alle festività.

Il casatiello, ad esempio, è il rustico d’eccellenza che mai deve mancare sulle tavole pasquali! Si tratta di un cestino di pane a forma di ciambella ripieno di formaggio (abbondante) e salumi come mortadella, salame, prosciutto ed altri insaccati. Come “decorazione” ha 4 uova intere adagiate sulla ciambella con una croce di pasta che le ricopre.

 

La pastiera  rappresenta invece il dolce di Pasqua.

Questa delizia nasce sul mito della Sirena Partenope: il popolo napoletano, per ringraziarla del suo canto melodioso e ammaliante, incaricò sette fanciulle di consegnarle i doni della natura. Le furono donati la farina, per una campagna sempre fertile; la ricotta, fonte primaria dei pastori; le uova che simboleggiano il ciclo della vita; il grano bollito come dono della natura; fiori d’arancio per ricordare i profumi della terra, le spezie e lo zucchero per ricordare la dolcezza del canto della sirena. Partenope, accettati tutti i doni li consegnò agli Dei che, mescolando tutti gli ingredienti diedero vita alla pastiera.

 

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