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15 luoghi di Napoli che devi assolutamente vedere

Una città ricca di arte, cultura, musica, colori e sapori. Napoli è storia, capolavori e grandi attrazioni turistiche: misteriosa, contraddittoria ed anche esoterica, dove da secoli il sacro convive con il profano. Percorrere le sue strade, significa calpestare luoghi precedentemente vissuti da antichi cavalieri, re e regine. Le Chiese, i monumenti ed i palazzi, sono vere e proprie opere d’arte ricchi di meravigliosi capolavori.

I suoi vicoli, stretti e misteriosi rappresentano il luogo dove potrete incontrare la cultura napoletana, gustare i cibi, calarvi nella lingua e ascoltare musica partenopea. Seguiteci e vi racconteremo la sua storia, vi descriveremo le opere d’arte, gli aneddoti, le leggende ed i misteri, le curiosità, i silenzi ed i rumori.
Una città capace di creare un’atmosfera suggestiva difficile da dimenticare, una città, come poche, capace di emozionarvi.

 

Top 15 – CAPPELLA SANSEVERO  

Nei pressi di piazza San Domenico Maggiore, troviamo la cappella Sansevero, che ospita opere e capolavori famosi in tutto il mondo, come la magnifica scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, il Cristo Velato. Il sottile velo sembra adagiarsi sul corpo in modo tanto naturale da esser stato oggetto di studi. Nel piano sotterraneo della Cappella, ci sono due armadi che racchiudono un uomo e una donna con relativo feto (il corpicino che un tempo era ai piedi della donna fu rubato) eretti non dal loro scheletro, bensì dal sistema arterioso e venoso. C’è da dire che ossa e crani sono di due veri scheletri umani, mentre vene ed arterie sono composte da una sottilissima anima metallica portante, colorata con una sostanza chimica e un sistema minuziosamente elaborato. Ma le credenze popolari a Napoli non possono mancare ed infatti la leggenda vuole che i corpi esposti siano di quei due sventurati servitori che da qualche tempo erano scomparsi e molti sospettarono che fossero stati rapiti dal Principe di Sangro per essere poi sottoposti a qualche suo terrificante esperimento.

TOP 14 TUNNEL BORBONICO

Il tunnel è una via strategico-militare voluta da Ferdinando II di Borbone che doveva consentire alle truppe e ovviamente a sé stesso di scappare rapidamente verso il mare a partire da palazzo Reale, qualora se ne fosse presentata l’occasione. Nel tempo, il tunnel è stato adoperato come rifugio durante la seconda guerra mondiale; in tale occasione fu infatti utilizzato come rifugio antiaereo; capitava che la gente trascorresse più giorni nascosta nel tunnel e per tale motivo fu dotato di impianto elettrico, brande per dormire, attrezzatura per cucinare e latrine per i bisogni fisiologici. Finita la guerra il Tunnel si trasformò da rifugio antiaereo a deposito giudiziario dove trovarono riparo auto e moto sequestrate in quanto rubate o truccate, alcune delle quali sono ancora visibili. Il tunnel borbonico ha due ingressi: il primo è in via Domenico Morelli, vicino piazza dei martiri. Il secondo accesso si trova nei pressi di Piazza Plebiscito, a vico del Grottone; da qui attraversando un vecchio ambulatorio veterinario si deve poi scendere una scalinata di circa 90 gradini.

 

TOP 13 CIMITERO DELLE FONTANELLE

Più che una visita, questo cimitero è un esperienza. Qui troverete la vera essenza di Napoli, le sue tradizioni, le credenze popolane, i sentimenti, la fede e il lato più magico e misterioso delle superstizioni. Ci troviamo in un ossario più che in un cimitero vero e proprio, nel rione Sanità; un’enorme grotta di tufo dove per anni sono stati accatastati ossa e teschi dei napoletani che per un motivo o per un altro (peste, colera) abbandonavano la vita terrena. Un culto popolare abbastanza curioso quanto macabro, consisteva nell’adozione delle anime pezzentelle, ossia di queste anime senza nome, ignote. La famiglia sceglieva un teschio di cui prendersi cura portando fiori, lavandole il capo, adornandolo e dedicando loro una preghiera in cambio di una grazia per alleviare le sofferenze di chi era ancora in vita: vincere alla lotteria, la grazia di un figlio, matrimonio e molto altro. Oggi il culto non è più praticato, ma forse, sotto sotto…

TOP 12 PIAZZA E CHIESA DEL GESU NUOVO

Nella splendida Piazza del Gesù Nuovo è impossibile non essere colpiti ed attratti dall’omonima chiesa di epoca rinascimentale, con il suo bugnato a punta di diamante. Si tratta della facciata dell’antico palazzo Sanseverino (e purtroppo anche dell’unica cosa rimasta del palazzo). Se fate attenzione alla facciata, noterete che ciascuna bugna presenta sui lati un’incisione particolare, simile ad un alfabeto. La leggenda racconta che Roberto Sanseverino, principe di Salerno, quando ordinò la costruzione della Chiesa del Gesù Nuovo per tenere lontano le forze malefiche, ordinò che le punte fossero rivolte verso l’esterno mentre invece i maestri pipernai disposero in modo scorretto le pietre e per questo motivo il palazzo, anzichè scacciare le energie negative, attirò a sè numerose sciagure (problemi di eredità, bombardamenti etc). In realtà, non si tratterebbe di magia, ma più semplicemente di uno spartito musicale, scritto in lettere aramaiche, in totale sette lettere, da leggersi al contrario: dal basso verso l’alto, da destra verso sinistra. La maestosa Chiesa rappresenta il più significativo esempio di barocco napoletano e, al suo interno, tra i tanti capolavori, sono conservate le spoglie del Medico Santo, Giuseppe Moscati e la sua statua in bronzo raffigurato con un lungo camice, uno stetoscopio al collo e con la mano protesa in avanti in segno di saluto.  

TOP 11 CASTEL DELL’OVO

L’isolotto su cui sorge il castello si chiama Megaride e castel dell’ovo prende il nome da una leggenda secondo cui Virgilio avrebbe nascosto tra le mura dei sotterranei un uovo d’oro, ben serrato, custodito dentro una gabbia e destinato a reggere le sorti della città: se si fosse rotto, Napoli sarebbe stata distrutta. Il castello è stato dimora di Re ma nel corso dei secoli ha subìto ingenti danni, rifacimenti e restauri. Dal 1800 è stato di volta in volta adibito a diversi usi quali: alloggiamento di truppe, carcere militare, deposito di equipaggiamenti, caserma di transito, abitazione civile per ex militari e uffici. L’ingresso è gratuito e al suo interno vi sono grandi sale e spazi oggi adibiti a meeting e riunioni di lavoro o, in molti casi, gli spazi vengono allestiti per esporre opere di artisti locali. Dopo aver visitato il castello vi consiglio di proseguire la passeggiata lungo Borgo Marinari dove troverete ottimi ristoranti di pesce fresco che meritano davvero la vostra attenzione, vi invito a pranzare o cenare in uno di essi per rilassarvi e godere di questa esperienza nel cuore di Napoli.

 

TOP 10 CHIESA DI SAN LORENZO MAGGIORE E P.ZZA SAN GAETANO

Passeggiando nel decumano maggiore, in via Tribunali, mi sono ritrovata in Piazza San Gaetano. Questa piazza è stata, per me, un intreccio di storia, un incrocio in cui qualsiasi direzione decidessi di prendere c’era qualcosa da scoprire. Alla mia sinistra si erige il maestoso Tempio dei Dioscuri (Basilica di San Paolo Maggiore), alla destra la medievale basilica di San Lorenzo Maggiore e la famosissima San Gregorio  Armeno, testimonianza dell’arte presepiale napoletana e, al centro della piazza, la statua di San Gaetano. C’è da dire però che San Lorenzo e il suo bel campanile in piperno e l’attiguo monastero (provate a salire le scale di San Paolo Maggiore, avrete una visuale della piazza migliore) hanno occupato gran parte della mia visita. Pensate che in questo monastero fu fondata la prima Università d’Italia voluta da Federico II di Svevia nel 1224; dal suo balcone Masaniello, nel suo concitato discorso, aizzò il popolo alla rivoluzione e nel 1343 Petrarca  fu ospite nel convento dei frati francescani. La storia racconta che con sua grande paura, fu testimone di una spaventosa tempesta durante un terribile maremoto che sconvolse Napoli nel 1343. Vi consiglio inoltre di accedere ai sotterranei del monastero, alla Napoli greco-romana dove sono ancora visibili le vie, le botteghe ed addirittura un forno.

 

TOP 9 NAPOLI SOTTERRANEA

Può esistere una città sotto la città? Un immagine speculare di ciò che è sopra? Napoli sotterranea è una tappa obbligata se si viene in città, viaggiare nei sotterranei è un esperienza unica. E’un viaggio nella storia, attraversa l’epoca greco romana, si finisce in quella moderna passando per i Borbone e la seconda guerra mondiale. Bisogna raggiungere piazza S.Gaetano per iniziare questo viaggio, nel cuore della Napoli antica di via dei Tribunali. Il mio consiglio è quello di affidarvi ad una guida locale che vi spiegherà ogni luogo e vi chiarirà le idee durante il percorso. L’escursione, oltre a farvi ammirare i resti dell’antico acquedotto greco-romano e dei rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, attraverserà il Museo della Guerra, gli Orti Ipogei , la Stazione Sismica “Arianna” e i resti dell’antico Teatro greco-romano, accessibili da una proprietà privata attraverso il pittoresco ingresso in un basso in Vico Cinquesanti. Ammetto che la fila per la biglietteria spesso è lunga e asfissiante per cui vi consiglio vivamente di recarvi fuori l’ufficio appena apre. Una volta vista Napoli sotterranea, una passeggiata a San Gregorio Armeno è d’obbligo! Presepi, pastori classici, moderni, portachiavi e cornicielli. Vi raccomando, il corniciello dovete sempre farvelo regalare altrimenti non è valido come portafortuna!

 

TOP 8 MONASTERO DI SANTA CHIARA

Personalmente sono rimasta affascinata da quanta bellezza artistica è custodita nel Monastero di Santa Chiara, adiacente la piazza del Gesù Nuovo. Rappresenta infatti il maggior esempio dell’arte gotica a Napoli e se anche tu ami l’arte questo luogo ti soddisferà a pieno. Nata per volere del re Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia nel 1300, il complesso comprende la Chiesa, il Chiostro maiolicato e il monastero. Il Chiostro, oasi naturale, ha subìto varie trasformazioni nel corso dei secoli ed oggi si presenta come un giardino suddiviso in 4 settori, da viali che si incrociano, fiancheggiati da 64 pilastrini rivestiti da maioliche dipinte a mano che rappresentano scene vegetali. I pilastri sono collegati tra loro da sedili sui quali vengono rappresentate scene di vita quotidiana dell’epoca. Sedete su quelle panchine e ascoltate la pace che si respira in questo magnifico luogo!

TOP 7 MASCHIO ANGIOINO O CASTEL NUOVO

Il Castel Nuovo è un imponente struttura del 1200, sorta adiacente il porto di Napoli, in una posizione strategica a guardia della città in epoca angioina. Il castello si trova nel bel mezzo di Piazza Municipio, alle spalle del Palazzo Reale e se siete nei pressi di Piazza Plebiscito potreste tranquillamente raggiungerlo a piedi in una manciata di minuti, magari gustando una granita a limone acquistata lungo la strada. Interessante è la visita alla Sala dei Baroni che prende il nome da un curioso episodio storico in cui Re Ferrante d’Aragona invitò alcuni Baroni dell’epoca che tramarono contro di lui in questa sala per celebrare le nozze della nipote. In realtà era un inganno per coloro che avevano bramato alle sue spalle: i baroni furono arrestati e condannati. Adiacente al castello si stanno svolgendo i lavori della Metro 1 in cui sono stati ritrovati reperti archeologici di grande valore storico ed il progetto finale prevede una metrò d’arte unica nel suo genere: sarà allestito un museo storico lungo il corridoio che porta in stazione…si viaggerà nella storia!

Curiosità: Il nome più comunemente ( ed improprio) utilizzato dai napoletani è Maschio Angioino poichè il mastio (in fiorentino) era, tra tutte le 5 torri, quella più grande, più alta e più sicura del Castello adibita anche ad abitazione del Re oltre che utilizzata come torre di difesa nemica. Da qui la storpiatura della parola mastio; in maschio; angioino perchè il castello fu voluto dal re angioino nel XIII secolo.

 

TOP 6 CAPODIMONTE

Se amate le porcellane, questo posto fa per voi. Antichi arredi e collezioni di porcellane fanno da padrona in questa reggia che un tempo ospitava la Real fabbrica di Capodimonte. Il Museo si sviluppa su tre piani ed ogni piano ospita una collezione. Al primo piano troviamo l’appartamento reale con l’esposizione delle più importanti testimonianze delle manifatture borboniche, la collezione Borgia, i dipinti e gli oggetti della rinomata collezione Farnese. Al secondo piano la Pinacoteca con antichi dipinti testimoni dell’arte a Napoli dal duecento all’ottocento. Al terzo, infine, la selezione di dipinti, sculture, invenzioni eseguite espressamente per Capodimonte nel corso dell’ultimo ventennio da artisti di fama internazionale. Raggiungere il museo è semplicissimo ma è necessario l’autobus, se non si ha a disposizione un’auto; da piazza Cavour (che si raggiunge facilmente in Metro L2) partono bus che fanno tappa a Capodimonte oppure, a piazza Museo (adiacente il Museo Nazionale, in via Duomo) è possibile prendere le linee 168 e 178, c63, r4 che portano tutte a Capodimonte.

TOP 5 QUARTIERI SPAGNOLI

I quartieri spagnoli sono un meraviglioso dedalo di vicoli e gradoni, dove palazzi e chiese spesso sono una sola cosa e gli edifici si accavallano e si stratificano tra loro tra ragnatele di strade avvolti talvolta da poca luce. Un luogo dove i panni “spasi ” fanno da cornice al quartiere in cui le traverse sono chiamate vichi e questi se sono molto stretti sono chiamati vicoletti e strettoie se sono veramente piccoli e soffocanti. Si tratta di un luogo molto suggestivo e caratteristico dove di fatto puoi incontrare dal vivo la cultura napoletana, assaporare il profumo dei suoi cibi, calarsi nella sua lingua e nella sua musica. Puoi sentire qui come in nessun altro luogo la tipica sfumatura linguistica napoletana con una cadenza forte, marcata, teatrale e sempre colorita. Un luogo vitale, energico, caotico ricco di di storia, cultura, musica e sapori dove i bassi s’intervallano a palazzi nobiliari e chiese monumentali, capaci di far salire le lacrime agli occhi per la sua bellezza.

TOP 4 PALAZZO REALE

Nel maestoso palazzo reale viene spontaneo entrarci quando ci si trova nella bellissima piazza Plebiscito. Dimora di re e vicerè, al suo interno possiamo visitare ben 36 sale che conservano ancora oggi l’arredo e le decorazioni delle famiglie reali qui succedutesi. Varcando l’ingresso principale, attraverso il cortile d’onore, si accede al Museo dell’Appartamento storico di Palazzo Reale, che conserva l’arredo e le decorazioni del piano nobile; incantevole è il prestigioso scalone di ingresso del palazzo, rivestito di marmi e stucchi e altrettanto interessante è il Teatro di Corte in stile rococò, la Sala degli Ambasciatori, la Sala del Trono, la Sala d’Ercole e la Cappella Reale. In questo palazzo sognerete di essere principi e principesse, incantevole. Dopo la visita al palazzo, una passeggiata nel grande giardino retrostante. Un giardino che un tempo ospitava piante rare, magnificenze di ogni genere e persino animali feroci, destinati anni dopo a scomparire per ordine di alcuni vicerè. Fermatevi poi a prendere un ottimo caffè o un tè in uno degli storici bar nei pressi della piazza, guarderete voi stessi quanta storia è passata in questo posto.  

 

TOP 3 CASTEL SANT’ELMO E CERTOSA DI SAN MARTINO

Se state passeggiando lungo Spaccanapoli (decumano inferiore) e alzate gli occhi verso la collina, vedrete chiaramente le mura in tufo giallo di Castel Sant’elmo e, alle sue spalle poco visibile, la Certosa. Si trova sul punto più alto della collina del Vomero e per raggiungerlo è necessario un trasporto (in metro, fermata Vanvitelli e pochi passi a piedi) ma vi garantisco che ne vale la pena, panorami così spettacolari non ne vedrete mai più. Il Castello, dapprima fortezza della città e poi carcere militare, è formato da altissime mura con controscarpata tagliata nella roccia e numerosi sotterranei che si estendono intorno; nel mezzo del castello vi è una piazza d’armi assai vasta e sotto i vostri piedi pensate che c’è un enorme cisterna d’acqua. La Certosa di San Martino invece si presenta con un bellissimo chiostro e la sua splendida chiesa barocca, giardini a terrazze dai quali si può godere di un magnifico panorama su tutto il golfo di Napoli. Da non perdere è il Museo di San Martino con la sezione navale con modelli di alcune corazzate reali, tra cui la meravigliosa imbarcazione reale di Carlo di Borbone chiamata “gondola” usata per le passeggiate nel golfo di Napoli. A seguire, trovandovi nel quartiere più In di Napoli, vi consiglio una passeggiata a via Scarlatti, troverete negozi di ogni genere e necessità per il vostro shopping!

TOP 2 MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

Una tappa che consiglio a tutti, a Napoli, è al Museo Nazionale, fondato nel 1700 e che può vantare il più grande patrimonio di numismatica, opere d’arte e manufatti archeologici con oltre tremila oggetti di valore esposti nelle sue stanze.

Ad abbellire le eleganti e monumentali sale del Museo ha provveduto il ricco patrimonio di reperti sepolti dalla lava del Vesuvio e venuti alla luce in seguito agli scavi archeologici di Ercolano e Pompei come anfore, statue, sculture, gioielli, bronzi, affreschi e mosaici ma anche piatti, bicchieri, ciotole, vasi, specchi, fermagli per capelli, monete, gioielli e utensili vari che restituiscono l’immagine dello scorrere giornaliero: figure che cucinano, si lavano, si imbellettano.

L’importanza degli affreschi è data soprattutto dal loro carattere di unicità e rarità; le mura del museo sono abbellite con tanti frammenti di intonaco dipinto appartenuti alle mura di Ercolano e Pompei, e distaccatisi durante l’eruzione vulcanica. I frammenti rappresentano temi mitologici e letterari, nature morte e paesaggi, ritratti, scene di vita quotidiana, soggetti religiosi.

Ma il museo, come se non bastasse, conserva anche una delle più belle collezione di arte egizia in Italia, secondo solo al Museo Egizio di Torino. La collezione ospita quattro mummie, di cui una di un bambino, una mummia di coccodrillo ed una significativa selezione di amuleti, tra i quali lo scarabeo, che assicurava la rinascita perpetua.

 

TOP 1 DUOMO E MUSEO DI SAN GENNARO

Il napoletano per eccellenza è devoto a San Gennaro, patrono di Napoli. E allora perchè non vivere questa tradizione entrando nel luogo di culto per eccellenza? La Cattedrale di via Duomo risale ai tempi degli Angioini (1290 circa) e nel corso dei secoli ha subìto diverse ristrutturazioni a seguito di numerosi terremoti e la parte che ha subito più cambiamenti è la facciata, che si presenta completamente diversa dall’epoca angioina.

Entrando, si presenteranno al nostro sguardo tutte le epoche storiche e le varie stratificazioni architettoniche e artistiche della sacralità Napoletana.

Nella navata destra si trova la Cappella del Tesoro di S.Gennaro, così definita perchè in essa sono conservate le ampolle con il sangue del santo ed è in questa cappella che tutti gli anni, nel primo sabato di maggio, si attende con ansia il miracolo della liquefazione del sangue. Suggestione, fede e miscredenza, ho provato un vortice di emozioni vivendo quest’esperienza!

All’esterno del Duomo è visitabile il Museo del Tesoro di San Gennaro, che ospita numerosissime opere d’arte quali gioielli, argenti donati nel corso dei secoli in segno di devozione al santo patrono. E qui, vi garantisco, invidierete San Gennaro!

 

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