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Scopri il segreto per riuscire a camminare bendati tra i due re a cavallo

Piazza del Plebiscito una ragazza tenta di raggiungere il centro dei due monumenti equestri partendo dal portone di Palazzo Reale ad occhi bendati. - Piazza del Plebiscito una ragazza tenta di raggiungere il centro dei due monumenti equestri partendo dal portone di Palazzo Reale ad occhi bendati. - fotografo: Pressphoto

Ogni viaggio che facciamo inizia sempre esprimendo un desiderio con il lancio di una monetina nella fontana della città. A Napoli non è così. A Napoli, anche il desiderio più semplice si esprime passando bendati tra i due cavalli di piazza Plebiscito. La piazza è grande, tra le due statue ci passano oltre 50 metri e a primo impatto questo potrebbe essere rassicurante, ma vi garantisco che non è per nulla semplice, l’impresa è ardua. Il depistaggio c’è ed è quello che usa questa città per non realizzare i sogni.

Prima di cominciare però, a rendere più complicato l’orientamento sono i giri che da bendati si fanno su se stessi in modo da perdere la cognizione dello spazio. Iniziato il gioco, a passi lenti si cammina verso i due re e sembra di stare in un’arena, persone dedite al passeggio, il sole, il mare in sottofondo da un lato e lo shopping di via Toledo dall’altro.

Ma, data la vasta dimensione della piazza, quanto ci vuole ad attraversarla? Per chi si cimenta nel gioco, sembra un eternità ma sono circa centosettantatre metri! Nelle foto dall’alto della piazza si vede chiaramente una certa pendenza del suolo, molto irregolare che costituisce un enorme fattore di disorientamento!

Ma ora vi svelo l’arcano! Attraversando la piazza e arrivando giusto in mezzo a Carlo e Ferdinando si sentono, sotto i nostri piedi, i vasoli storti e il segreto per riuscire nell’impresa è non seguirli.

La tradizione vuole che la regina Margherita concedesse, una volta al mese, a uno dei suoi prigionieri di avere salva la vita a patto di superare proprio quella prova, partendo dalla porta di Palazzo Reale che è esattamente al centro delle due statue del Canova. Non ci riuscì mai nessun prigioniero, per una “maledizione” della sovrana. La stessa – leggenda vuole – che impedisce ancora oggi si possa riuscire nell’impresa.

Visto quanto è complicato esprimere i desideri in questa città? Ma provateci, perchè ogni desiderio merita di essere realizzato!

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